20 ott 2013

La comunicazione in Ghana.

Lavorando in pubblicità, è impossibile non soffermarsi a guardare le differenze a livello comunicativo che ci sono tra Italia e Ghana.  Come abbiamo già citato in passato, il clacson è uno dei principali protagonisti. Un colpo di clacson può voler dire tutto ad Accra. Da “Io ho la precedenza” a “tu hai la precedenza”, da “levati dal mezzo che devo passare” a “Vuoi un taxi?”. A volte dieci colpi di clacson a ripetizione vogliono poter anche solo significare: “Avevo voglia di suonare il clacson”.

Le differenze nella comunicazione non verbale da persona a persona sono perfino più marcate. In effetti, è stato difficile per le prime tre settimane capire che un suono molto simile a un bacio schioccato viene qui usato per attirare la tua attenzione e dire “ehi, avvicinati”. È usato indistintamente per uomini e per donne, e nonostante tu possa pensare che ci sia qualcuno che ci sta provando con te, in realtà si tratta solo di qualcuno che vuole venderti qualcosa. Un’alternativa è anche il suono “SSSSSSSSSSTTT!!!!”, usato più o meno con la stessa funzione.

Le mani sono un altro importante elemento di comunicazione che ha delle differenze. Innanzitutto, in Ghana è maleducazione stringere la mano o passare le cose utilizzando la mano sinistra. Quello che per noi italiani è un simbolo di saluto, cioè aprire e chiudere la mano con il palmo rivolto verso chi stai salutando, qua vuol dire semplicemente “vieni qua”. Immaginate la nostra sorpresa quando il nostro custode provava a seguirci ogni volta che lo salutavamo. Un’altra delle cose più belle che si possa fare qui con le mani è salutare e stringersi la mano “alla ghanese”. I Ghanesi si salutano tanto, si abbracciano tanto, si stringono le mani tanto, è quindi bene impararsela in fretta. Fa molto gangsta, e ci si mette un po’ ad impararlo. Qui sotto potete trovare un piccolo tutorial.


L’ultima grande differenza riguarda la parola. Qui le lingue parlate sono molte, ma quelle più o meno ufficiali sono due: l’inglese, e il Twi. L’inglese ghanese è un inglese molto particolare, tutto suo. La pronuncia e la grammatica sono abbastanza opinabili, e la mescolanza con influenze africane ha portato anche alla creazione di un inglese “pidgin”, un dialetto che deriva dall’inglese “black”.



Il Twi è invece un dialetto locale parlato dal 60% della popolazione. Se un bianco prova a parlare il Twi, i local si spaccano dalle risate. 



La base della comunicazione resta però una. Non importa cosa sbagli. Non importa chi sta cercando di chiamarti, parlarti, o incazzarsi con te. Non importa quale sia il messaggio e, alla fine, non importa nemmeno se hai capito. L’importante è continuare a sorridere come fanno tutti. 








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